Trasporto solido fluviale determina la portata solida per trascinamento di fondo in una corrente a pelo libero. L’approccio che viene utilizzato è quello deterministico che si basa su relazioni tra variabili dipendenti ed indipendenti e sulla valutazione delle condizioni di incipiente movimento, espresse come eccesso di una fissata grandezza rispetto al suo valore critico….
In output viene fornita una relazione in cui si riassumono le relazioni utilizzate e i risultati di calcolo.
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Le condizioni critiche sono definite da relazioni funzionali ricavate facendo le seguenti ipotesi di base:
- alveo con fondo orizzontale;
- alta sommergenza (la corrente sommerge totalmente i sedimenti), che si realizza per h>6d;
- materiale di fondo omogeneo con assenza di forze di coesione tra le particelle;
- assenza di materiale lungo le sponde dell’alveo fluviale.
In funzione dell’autore scelto, l’applicazione consente di rimuovere le ipotesi di base considerando opportuni fattori correttivi a scelta dell’utente.
Maggiori informazioni sul trasporto solido
Nel calcolo delle correnti a pelo libero la geometria dell’alveo (planimetria, altimetria, sezioni) è solitamente considerata come un dato di ingresso del problema, nota sulla base di rilievi topografici. In effetti, nel caso generale in cui l’alveo sia scavato in materiale incoerente, la geometria non può essere considerata a priori fissa nel tempo, a causa dei fenomeni di erosione e deposito del materiale costitutivo del fondo e delle sponde, mosso dalla corrente. Sotto l’azione delle spinte idrodinamiche, infatti, i grani solidi possono essere messi in movimento e trasportati verso valle; si differenziano inoltre il fenomeno del trasporto di fondo, in cui i granelli si muovono sul fondo, con moti rotatori e/o di strisciamento, più o meno intermittenti, dal fenomeno del trasporto in sospensione, in cui il solido percorre lunghi tratti trascinato all’interno della corrente, e solidale ad essa. In conseguenza dei processi descritti l’alveo di un corso d’acqua può subire mutamenti progressivi nel tempo, in relazione alle sue caratteristiche planimetriche, e quindi al suo percorso, altimetriche (pendenze), alla forma delle sezioni e alla distribuzione granulometrica del materiale di fondo, cui sono legati i valori di scabrezza. Le modifiche dell’alveo possono essere conseguenza di eventi limitati nel tempo (piene, alluvioni), ovvero al regime normale del corso d’acqua: in ogni caso, terminato il transitorio evolutivo, si possono avere situazioni di equilibrio statico, in cui i fenomeni di trasporto solido sono assenti, ovvero di equilibrio dinamico tra erosione e deposito del materiale movimentato. E’ inoltre opportuno distinguere i fenomeni distribuiti, che coinvolgono l’intera sezione d’alveo su tratti estesi longitudinalmente, dai fenomeni concentrati, limitati a zone specifiche della sezione, ovvero a tratti limitati dell’alveo, e legati alla presenza di singolarità geometriche nel corso d’acqua (curve, opere idrauliche, …). Nel seguito si considereranno essenzialmente i fenomeni di tipo distribuito, accennando solamente a quelli concentrati in un paragrafo finale