Determinazione del carico limite verticale di un palo in base a prove di carico statiche di progetto su pali pilota. Il carico limite è valutato ricorrendo al metodo dell’iperbole ed al metodo della curva esponenziale.
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La rottura alla punta di un palo avviene quasi sempre per punzonamento e dalla curva non è possibile ricavare un massimo ben definito, si ricorre quindi ad un criterio convenzionale per la determinazione del carico limite.
1) Il carico limite viene assunto come quello in corrispondenza del quale l’abbassamento in testa vale 20, dove 0 è il cedimento quando il carico è pari a 0.9 Qlim.
2) Tecnica di interpolazione iperbolica, nella quale la curva carico-cedimento viene interpolata con una iperbole.
Posto infatti:
Q=w/(m+n·w)
che si può riscrivere:
w/Q=m+n·w
Per determinare i parametri m ed n dell’iperbole, i punti della prova vengono tracciati su un diagramma dove sull’asse delle ascisse verrà riportato il cedimento w e sull’asse delle ordinate la flessibilità assiale del palo w/Q. Se l’equazione dell’iperbole approssima la curva carico-cedimenti rilevata durante la prova, i punti nel piano (w,w/Q) si dispongono su di una retta, la cui intercetta sull’asse delle ordinate rappresenta m, il coefficiente angolare rappresenta il valore di n.
Noti m ed n, il carico limite sarà:
Qlim=Lim(n->∞)w/(m+n·w)=1/n
Questo approccio si può utilizzare per una prova che non giunga a rottura per una stima del carico limite e quindi del coefficiente di sicurezza.
Utilizzando il metodo dei minimi quadrati, si ricavano i coefficienti m ed n.
Qlim=1/n
Applicando il criterio 1) si ricava che:
Qlim=0.889/n
Un altro parametro che si può ricavare dalla prova è il carico al quale corrisponde la mobilitazione della resistenza laterale del palo:
Q=1/n·(1-((m·E·A)/L)0.5)
Dove:
E rappresenta il modulo elastico del materiale
A l’area della sezione
L la lunghezza